Giardini per le persone affette da Alzheimer

Ci sono giardini dove perdersi non deve essere un problema.

Un progetto di un giardino dedicato alle persone con il morbo di Alzheimer, è un progetto rivolto alla persona e alla malattia che, suo malgrado, l’accompagna. Un giardino Alzheimer è un luogo sicuro, protetto, dove dar sfogo al girovagare, al wandering, senza rischi. Un luogo dove poter trovare ristoro, tranquillità, seduti sotto una pergola, o semplicemente sorretti da un corrimano che, a tratti, aiuta a passeggiare e indica il percorso.

Una attenzione particolare deve essere riposta nei confronti dei materiali, delle pavimentazioni, delle rifrangenze dei colori. Gli effetti luminosi forti possono abbagliare e dare fastidio, le ombre scure, nere, nette possono bloccare le percorrenze. La scelta della vegetazione deve essere mirata, con una attenzione alle specie non tossiche. Quindi no a tutto quello che può essere scambiato per un seme o un frutto, ma che di fatto è bacca velenosa. E’ importante trovare il modo di dare stimoli alla memoria di chi lo utilizza. Percorsi sensoriali con profumi, colori, elementi sulla storia del luogo, sulle tradizioni. Oggetti e componenti che fanno parte di una cultura o di un vissuto.

Un giardino di colori si, ma anche di suoni, di riferimenti al “qui e ora”, per sapere che arrivati a quel punto del cammino, si trova una fontanella, all’altro una panchina, a  quello dopo una fioriera dove raccogliere il basilico per il pranzo.

Non può, non deve essere un giardino coercitivo, dove si è obbligati a fare solo un percorso e non entrare mai in contatto con la natura, perché oltre ad un corrimano. Ci deve essere la libertà, in sicurezza, di poter vivere uno spazio a verde, con la possibilità di calpestare il prato, sedersi nell’erba o toccare un albero.

Non esiste un giardino per Alzheimer standardizzato, esiste un progetto calato sulla realtà del luogo, sulle utenze che lo fruiscono, sulle richieste del personale medico-sanitario.

Un giardino dedicato alle persone che soffrono di questa orrenda malattia, è  un luogo di sollievo da condividere con chi le segue nel loro percorso, famigliari, amici.

La natura ha un grandissimo potere benefico, per questo motivo i giardini dovrebbero davvero diventare un quotidiano - e non occasionale -  strumento di supporto alla cura, alla vita.

 

Non sto soffrendo, io sto lottando. Sto lottando per rimanere parte della vita, per restare in contatto con quella che ero una volta. Così vivi il momento, è quello che dicono, è tutto quello che posso fare: vivere il momento.

Tratta dal film Still Alice

 

 

Per saperne di più sull’ Alzheimer:

Federazione Italiana Alzheimer 

Associazione Italiana Malattia di Alzheimer

|foto ©Monica Botta|

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