Caro giardino, prenditi cura di me

È uscita in questi giorni la nuova pubblicazione di Monica Botta “Caro giardino, prenditi cura di me. Delicate storie di vita e di ben-essere nella natura”.

Edito dalla Libreria della Natura– LDN di Milano, il libro è una raccolta di storie che l’autrice, architetto paesaggista, esperta nella progettazione di giardini terapeutici, ha raccolto negli ultimi dieci anni del suo lavoro.

I primi sono racconti semplici di persone che vivono esperienze diverse in un giardino, in un orto, nel parco fuori casa. C’è la dedizione per le pratiche orticole, il raccoglimento spirituale nel parco di un monastero, o un giardino privato vissuto come un vero regno.

L’autrice ha voluto poi raccogliere le esperienze di quattro giardini terapeutici, progettati dalla professionista e realizzati in diversi contesti socio-sanitari italiani.

Di questi giardini, che hanno come obiettivo il benessere dei fruitori, viene raccontata l’esperienza di un utilizzo diverso, che attiva i sensi e stimola le persone a godere dello spazio verde.

Sono storie di vita: dall’esperienza di un ragazzo autistico, alla golosità di una nonnina per i fichi; o il piacere della lettura in giardino alle prime luci dell’alba. Tutte raccolte, osservate direttamente dall’autrice che ha voluto fortemente sottolineare l’importanza che la natura può avere sulla vita delle persone. Soprattutto di quelle che hanno necessità di tornare al giardino, alla natura e trarre il massimo beneficio in un momento delicato del loro stato di salute.

È un libro che guarda alle fragilità umane e a come si possano lenire i disagi ricorrendo ad attimi di gioia e restituendo bellezza alla vita attraverso le cure di un giardino.

Questa raccolta di storie è impreziosita dagli autori coinvolti e dalla collaborazione fattiva della giornalista Mimma Pallavicini.

Il libro si apre con una sentita prefazione di Marco Martella, storico dei giardini che vive e lavora a Parigi, dove ha fondato la rivista Jardins.  Martella, appassionato e pratico di giardinaggio, sostiene nel suo scritto che sì, “il giardino ripara quel margine di umanità che resiste in noi”.

In chiusura la postfazione del prof. Giuseppe Barbiero, biologo, ricercatore di Ecologia e direttore del LEAF - Laboratorio di Ecologia Affettiva dell’Università della Valle d’Aosta, mette in evidenza come tutti abbiamo un sentimento di affiliazione alla Natura e che è proprio l’ipotesi all’origine della biofilia.

L’immagine di copertina racchiude il libro in un giardino. Opera della illustratrice Ilaria Zanellato, è stata realizzata appositamente per questo libro interpretando la richiesta di Monica Botta.

Il libro apre con questa epigrafe, a cui l’autrice è particolarmente legata, di John Muir, ingegnere, naturalista e scrittore scozzese:

Tutti hanno bisogno di bellezza come di pane,

luoghi in cui giocare o pregare,

ove la natura possa curare e rallegrare e

dare forza all’animo e al corpo insieme.

 

Il libro, uscito il 22 ottobre, è acquistabile anche attraverso il sito della Libreria della Natura al link:

Caro giardino, prenditi cura di me

 

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