Dosi frequenti di natura per combattere il male dei nostri giorni: il tecnostress

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito lo stress, come l’epidemia del ventunesimo secolo.

Vivere in città con ritmi frenetici ed incalzanti, sempre connessi, sempre in preda alla frenesia  di un correre per rendere, è diventato sinonimo di  stress.

In particolar modo nel 1984 fu coniata la parola “tecnostress” per descrivere i comportamenti per nulla salutari legati alle nuove tecnologie. Uno studio dalla Ofcom, autorità inglese di regolamentazione delle comunicazioni, ha dichiarato che il popolo britannico dedica in media più di 8 ore al giorno all’uso di dispositivi elettronici, che di fatto è più del tempo che la maggior parte di noi dedica al sonno.

L’utilizzo quotidiano, costante e reiterato, come l’abitudine di guardare il cellulare continuamente, condividere aggiornamenti sul proprio stato,  sui social come Fb, Istagram, in modo compulsivo al limite col nevrotico, può portare al tecnostress.

I sintomi sono riscontrabili in irritabilità, ansia, mal di testa, depressione, dolore agli occhi, affaticamento mentale.

Sempre più sarà l’esigenza di avere accheffare con le tecnologie sempre più si avrà la necessità di trovare dei rimedi, per staccare letteralmente la spina da computer, tablet, cellulari.

Un modo semplice ed efficace testato ormai in diversi paesi, è l’immersione nella natura, il trascorrere del tempo facendo attività o semplicemente passeggiare in un bosco, in un giardino.

Rallentare i ritmi di vita, alleviare lo stress, rilassarsi, è possibile farlo se ci si concede delle pause quotidiane in luoghi dove la componente naturale è importante.

Stare nella natura aiuta a migliorare la salute cardiovascolare e metabolica, stimola la concentrazione e la memoria, riduce la pressione sanguigna, potenzia il sistema immunitario, riduce i livelli di zuccheri nel sangue, infonde energia ed allevia fortemente lo stress.

Per questo motivo l’introduzione di spazi verdi, nelle città, all’interno dei contesti lavorativi aziendali, permette di rigenerare anche i lavoratori più accaniti.

Quando lo stress lavorativo e da tecnologia aumenta, dovrebbero aumentare proporzionalmente le aree verdi dove riconnettersi con la natura.

 

| informazioni tratte dal libro "Shinrin-yoku”di Qing Li | foto ©monica botta |

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