E’ il momento di rigenerarsi nella natura

Quanto uno spazio aperto verde, diventa risorsa ed esigenza in un momento di restrizioni personali?

Riflettevo qualche giorno fa, conversando con una collega che lavora in ambito sanitario, del bisogno - per chi è duramente sotto pressione -  di sfogarsi e non pensare a nulla.

La necessità vitale di fare due passi all’aperto, di prendere contatto con la natura, di prendere la tanto reclamata “boccata d’aria” in un ambiente sano, privo da costrizioni.

In giorni in cui contenimento, chiusura, bardarsi per proteggersi, distanziarsi e privarsi di contatto umano,  stress ai massimi livelli, diventa vitale l’esigenza di immergersi nella natura.

 

Una  pausa caffè, all’aria aperta, nel parco dell’Ospedale.

Due passi, rientrando da lavoro, nel giardinetto pubblico.

Privacy per riflettere o anche piangere e sfogarsi, seduti su di una panchina, lontano da tutto.

 

Per chi reclama difficoltà fisiche ma anche psicologiche,  a causa del confronto con una realtà difficile, prendere un momento da passare in giardino, in uno spazio aperto, fosse anche un balcone, può essere un toccasana.

I motivi per cui il personale sanitario ma anche chi lavora a stretto contatto con la realtà di emergenza , dovrebbero prendersi - ma anche rubare - del tempo per sé, lo dicono numerose ricerche scientifiche ormai date per sodate.

 

Tra tutte, la Teoria della Rigenerazione dell’Attenzione, di Kaplan & Kaplan (1989), constata come la natura a differenza degli ambienti costruiti, è piena di stimoli interessanti che non richiedono sforzo mentale.

A  come, l' attenzione involontaria, in un contesto naturale, si attiva consentendo ai circuiti cerebrali, incaricati alle funzioni attentive, di riposare, rigenerarsi.

Questo significa che le persone si concentrano meglio, sono più lucide, dopo aver trascorso del tempo a contatto con la natura.

Un ambiente naturale tranquillo, sereno, in piena fioritura primaverile, può davvero essere luogo per recuperare un po’ di respiro,  privacy e distanza dai pensieri.

 

La natura, un giardino, non sono una panacea, ma sono sicuramente un modo semplice per tornare a respirare e godere del bello, senza sforzo.

Servono per riprenderci un pò di quella libertà, di stupore e senso di rinascita che la primavera - generosa - sempre ci regala.

 

 

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