In un quadro di Vassily Kandisky, diventato giardino, rotola la luna. Stanca di guardare il mondo dall’ alto, scende per dare luce da vicino, essere di conforto. Prende forma e consistenza un luogo transitorio di cerchi, linee, punti materici, vegetali, dove argento, riflessi, ferro, abbracci, riposi, sono possibili.