Therapeutic Landscape Design: progettare un parco, un giardino per il benessere e la terapia delle persone

Terza Edizione del Corso Professionale di Therapeutic Landscape Design

Non bastano una buona conoscenza delle piante, dei principi progettuali che un tecnico affronta quotidianamente per la realizzazione di un giardino privato, per realizzare un giardino di terapia.

Entrano in atto delle componenti complesse, che vanno dalla conoscenza della vegetazione specifica (adatta a stimoli sensoriali) ad approfondimenti della malattia o della patologia di cui la persona, che usufruirà del giardino, soffre. L’indagine dello stato dei luoghi, del parco, della struttura socio sanitaria, è questione importantissima per permettere di avere gli strumenti per attuare  un progetto di verde terapeutico. Le componenti sociali , sanitarie, tecniche, progettuali, botaniche sono conoscenze differenziate che concorrono a definire un progettista che approccia a questi temi.

Ecco perché il corso di Therapeutic Landscape Design, fortemente voluto dal Prof.  Stefano Capolongo del dipartimento ABC e dal Cluster in Desing of Health Facilities, del Politecnico di Milano, con il supporto dell’arch. paesaggista Monica Botta, si è formato in questi anni con il contributo prezioso di professionisti a livello nazionale, provenienti da diverse Università e da diverse realtà italiane ed internazionali.

Partirà così il 21 Ottobre, per 6 venerdì consecutivi, la terza edizione del corso professionale di Therapeutic Landscape Design al Politecnico di Milano. Un corso supportato e patrocinato già dalle scorse edizioni, da diverse realtà come  CNETO  - Centro Nazionale di Edilizia Tecnica e Ospedaliera, da SITI- Società Italiana di Igiene, da AIAPP – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio e per questa edizione anche da SIE – Società Italiana di Ergonomia. Il corso si pone l’obiettivo di approfondire le tematiche inerenti la natura come strumento di benessere.

In particolar modo, si partirà con l’indagine del rapporto tra spazi socio-sanitari e il verde per meglio comprendere lo stato di fatto della situazione italiana ed internazionale. L’arch. Carabillò del Centro Nazionale di Edilizia Ospedaliera e il prof. Capolongo direttore del Corso di TLD, introdurranno le tematiche inerenti i contesti ospedalieri, mentre l’arch. Botta co-direttore del Corso di TLD , introdurrà agli healing gardens e alla loro evoluzione.

La seconda giornata sarà dedicata all’approfondimento del superamento delle barriere architettoniche, culturali e le facilitazioni ambientali, che porterà – per questa edizione – a fare un momento esperienziale di Workshop all’interno di un giardino conosciuto a Milano, l’Orto Botanico di Brera. In questa occasione verranno simulate delle situazioni di utilizzo del giardino, ponendo i progettisti di fronte alle difficoltà di accesso e percezione dei luoghi.

L’arch. Steffan referente per la SIE – Società Italiana di Ergonomia e l’arch. Rolli, che collabora con la UIC – Unione Italiana Ciechi, avvicineranno i progettisti ad una progettazione specifica, alle normative inerenti e alle buone prassi nei confronti delle persone con disabilità.

Un secondo momento di incontro, verterà in particolar modo sul paesaggio e sul rapporto con la città, sui benefici sulla salute, sulle dinamiche sociali e sulle categorie deboli. Il Dott.  Valsecchi – USLL di Verona introdurrà il tema della salute pubblica nei contesti urbani e il prof. Borgogni  - dell’Università di Cassino, quelli una città attiva. Il prof. Ingersoll, segnalerà i metodi di approccio etico al verde urbano e la Dott.ssa Fontana  di ANGSA – Associazione Nazionale  Genitori Soggetti Autistici -  ci parlerà in modo efficace di autismo.

Nella quarta giornata si parlerà di ambiente protesico, di terapia e di Post Occupacy Evaluation con l’introduzione del Dott. Guaita – Direttore di Fondazione Golgi Cenci rispetto al tema della demenza e dell’Alzheimer. Il giornalista Simone Fanti, proporrà alcune osservazioni sul binomio “abilità- disabilità” per dare poi la parola al  Sociologo Dott. Costa – Università di Firenze, che indagherà il rapporto tra spazio progettato e i suoi abitanti, con un approfondimento sulla Post Occupacy Evalution. L’orticultrice Bertolotti darà poi una panoramica dell’esperienza americana relativa all’Horticultural Therapy, in particolar modo quella che viene utilizzata all’interno del Legacy  Hospital a Portland negli US.

A conclusione del ciclo formativo, una giornata dedicata alle esperienze progettuali ed internazionali con l’apporto del biologo Barbiero dell’Università della Valle d’Aosta che ci parlerà di biofilia e della progettazione biofilica degli spazi; l’agronoma Gatti – Università degli Studi di Milano, darà spunti per la scelta della vegetazione nella progettazione, mentre nella seconda parte della giornata il dott. Papa – coordinatore di Fondazione Villa Fabri a Trevi, introdurrà il progetto pilota dei Parchi Terapeutici.

Un video dell’arch. paesaggista Connie Roy Fisher racconterà l’esperienza nella realizzazione di healing gardens in Florida, e un cenno sui Network internazionali che mettono in rete le competenze e le realizzazioni di verde terapeutico, saranno a conclusione della giornata formativa.

L’ultimo incontro porterà a fare una esperienza pratica di progettazione di uno spazio di verde terapeutico, in un contesto sanitario, per permettere di introdurre le competenze acquisite durante il corso e aprire un dibattito su scelte e obiettivi finali.

 

Il corso ha ottenuto l’accreditamento  per i crediti formativi professionali, al CNAPPC da parte dell’Ordine degli Architetti per un totale di n.15 crediti formativi a al CNI, da parte dell’Ordine degli Ingegneri per n. 48 CFP.

 

Per scaricare il programma e la scheda di iscrizione:   Therapeutic Landscape Design

Per info: theraputic-landscape-design-dabc@polimi.it

Tel. 02.2399.5140

| photo © natura benessere |

 

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