CHE COS’E’ L’ORTOTERAPIA_ PARTE 1

Nell’ ultima decina di anni, è arrivato in Italia un termine che viene troppo spesso usato per definire attività orticole che poco hanno a che vedere con il vero significato del termine e quello che porta con sé anche in termini di ritorno e di pratica.

La definizione di ortoterapia, le caratteristiche di questa attività, com’è nata, quali sono le realtà che la praticano in modo proficuo, sono  un approfondimento doveroso che riteniamo importante dare, a fronte di numerosi fraintendimenti e di chi spaccia questa attività senza sapere di cosa stia realmente parlando.

 

Che cos’è l’ortoterapia?

Accogliamo la definizione del 2007 dell' AHTA (American Horticultural Therapy Association), perché la riteniamo condivisibile e perchè è frutto di una riflessione sulla disciplina che ormai ha più di quarant'anni e ha conquistato una grande autorevolezza in tutto il mondo.

“La Terapia Orticolturale o Ortoterapia è una pratica riabilitativa che prevede il coinvolgimento del paziente o dell'utente in attività di orticoltura, facilitate da un terapista formato, col fine di raggiungere obiettivi terapeutici specifici e documentati, nel contesto di un piano terapeutico.”

Non è tanto il prodotto finale di queste attività ad essere considerato terapeutico, quanto il processo in sé e per sé.

È molto importante che il terapista orticolturale o ortoterapista sia un professionista con una formazione specifica.

Ci sono molte altre attività di orticoltura con fini ricreativi o connesse col benessere della persona, che non si possono assimilare all'Ortoterapia, in quanto non hanno obiettivi terapeutici definiti.

Se ci si rifà alle linee guida dell'AHTA tra queste attività troviamo:

·        Orticoltura terapeutica, connessa ai concetti di benessere e qualità della vita, è condotta da un professionista formato, ma senza obiettivi terapeutici precisi e al di fuori di un progetto terapeutico (ad es. un gruppo di giardinaggio in una RSA);

·        Orticoltura vocazionale, condotta da un professionista formato è finalizzata alla formazione e all'impiego professionale degli utenti in campi quali il giardinaggio, l'agricoltura etc. (ad es. la formazione al lavoro vivaistico o di manutenzione del verde all'interno di una cooperativa sociale);

·        Orticoltura sociale, non necessariamente guidata, ha fini ricreativi e sociali, con obiettivi quali il benessere, l'integrazione sociale e/o culturale, l'integrazione del salario etc. (ad es. le attività di un community garden).

In questo elenco manca l'Orticoltura in campo educativo o scolastico, che invece ci sembra importante nominare: anch'essa dovrebbe essere condotta da un professionista formato (quale un educatore ambientale), con l'obiettivo di accrescere il benessere del bambino o dell'adolescente, aumentando la sua connessione alla Natura e la sua conoscenza del mondo naturale nel suo complesso.

Oltre a quelle che abbiamo citato ci sono molte altre implicazioni positive nelle attività che coinvolgono le persone nella cura e nella conoscenza delle piante, ma ci siamo limitate ad elencare le più importanti per definirne le varie tipologie.

 

Cenni storici sull’ortoterapia all’estero 

Va detto che la terapia assistita con le piante che impiega il contatto con la terra come attività riabilitativa nelle malattie psicofisiche e come strumento per affrontare e diminuire lo stress, affonda le sue origini intorno alla metà del secolo scorso. In particolar modo di seguito, sono riportate delle date che definiscono la storia di questa attività e di come nel tempo abbia preso importanza tanto da essere riconosciuta e diventare quindi corso  di laurea, ed aver attivato associazionismi riconosciuti.

1936 - Accettazione da parte dell’Occupational Therapist  Association della pratica di orticultura come strumento terapeutico – Inghilterra

1953 -  Fu iniziata per la prima volta l’attività di terapia orticolturale nei parchi pubblici – Inghilterra

1950 -  Primo Master in Horticultural Therapy nella Michigan State University -US

1971 – Primo Corso di Laurea in Horticultural Therapy nella Kansas State University – US

1973 -  Fondata la American Horticultural Therapy Association (AHTA) - Associazione Americana dei terapisti orticolturali

1978 -  Fondata da Chris Underhill la “Society for Horticultural Therapy”  - Società dei terapisti orticolturali

In Italia

In Italia la terapia orticolturale o ortoterapia non è ancora stata riconosciuta ufficialmente a livello sanitario come strumento di supporto alle terapie convenzionali, seppur in moltissimi centri socio-sanitari e in alcuni ospedali siano stati introdotti progetti di giardinaggio e di orticultura non propriamente definibili con la stretta definizione del termine, che porta con sé prassi molto specifiche di monitoraggio e di attività.

CONTINUA...

 


(Autrici: Monica Botta, architetto paesaggista, co-direttore del corso di Therapeutic Landscape Design | Nora Bertolotti, Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera e con un Master in Organizzazione e Comunicazione delle Arti Visive, per anni si è occupata di arte contemporanea coltivando un’innata passione per le piante. Dal 2011 si dedica a tempo pieno al giardinaggio partecipato. Si è formata in Italia e all’estero, negli Stati Uniti a Portland  in Oregon, ha svolto un tirocinio sotto la supervisione di Teresia Hazen (MEd, HTR, QMHP Registered Horticultural Therapist, Coordinator of Therapeutic Gardens and HT Legacy Health) nei giardini terapeutici di Legacy Health Center, riferimento internazionale per la formazione superiore nel campo della Horticultural Therapy. Attualmente lavora nel campo del giardinaggio, dell’educazione ambientale e della progettazione del verde in ambito urbano, terapeutico e sociale. Foto Monica Botta)

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