#STRUMENTARIO 06 – Leggerezza

Ti dico ‘foglia’

e mi sorprendo ad accoppiare nervature,

ti dico ‘seme’

e conto i nodi di un quipu.

Ti dico che di petali, col vento, ci fan paracadute i pensieri gravi,

ed un sorriso ti solleva il broncio.

Sono missioni ardite, quelle schiuse impercettibili,

si scosta appena l’uscio e già la luce è bàlia;

dispiega le forme che il vento forza sulle diafane fronde,

scopre le periferie del colore, le simmetrie della ruggine.

Non sento che gli umori della terra,

le mie narici come otri da riempire

per fare scorta di leggerezza.

Mi piego fino a non sentirmi più straniero,

fino ad essere imboccato dalla terra,

fino a farmi rimboccare le coperte per la notte.

 

|foto by Tumblr| testo di Alessandro Gambardella, Giardiniere, esploratore di forme, linguaggi, materiali. Crede nell’ importanza delle parole per prendersi cura di sé. Non è di poche parole.|


" STRUMENTARIO per la cura di sé " nella natura, con la natura.

La parola, un veicolo per i sentimenti, è essa stessa sentimento, forma della percezione; con la parola raccontiamo noi stessi e ci comprendiamo, includendoci nel messaggio trasmesso, dando una forma al nostro sentire. Con la parola, quindi, facciamo esperienza di noi, ci assicuriamo consistenza. Scrivere e raccontarsi con la poesia è condensarsi in parole, cercarsi tra le virgole e le esclamazioni, prendersi cura del proprio significato, del proprio Io.

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